Riportate alla luce a Gela nuove scoperte archeologiche

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STORIA

Nuove scoperte archeologiche a Gela

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La Gela di oggi è il frutto della Gela di ieri, secoli di storia che pian piano riaffiorano.
Nuovi reperti sono venuti alla luce nel quartiere di Caposoprano e in Piazza Umberto I.

Reperti Piazza Umberto 1

Lavori di rifacimento della rete idrica regalano pezzi di archeologia

Gela, città di reperti

Come spesso accade in una città come Gela, che può vantare secoli di storia, anche gli scavi per i lavori di manutenzione della condotta idrica possono regalare scoperte archeologiche.
Nei giorni scorsi, infatti, i tecnici di Caltaqua, incaricati del rifacimento della rete idrica nel quartiere Caposaprono e nel centro storico hanno dovuto fermare le pale scavatrici davanti a qualcosa che non sembrava una semplice pietra di arenile o zolla di terra. Infatti, sono stati trovate in via Genova quattro tombe appartenenti ad un unico nucleo familiare e risalenti a 2500 anni fa. Mentre in Piazza Umberto I l’ennesima scoperta di una presunta tomba risalente all’epoca medievale. È ancora prematuro capire con esattezza di che tipo di sepoltura si tratti, pur ribadendo il grande rilievo storico-archeologico.
La Sovrintendenza ha sospeso i lavori e gli operai hanno lasciato posto agli archeologi, che hanno iniziato i primi interventi per esaminare i reperti.

I lavori della Sovrintendenza

La Sovrintendenza e i vari organi della città sono all’opera per valutare e far riaffiorare questi reperti. Anche il Commissario Arena ha visitato gli scavi di piazza Umberto I e si è soffermato a valutare ed elogiare l’opera di quanti in questo momento si stanno prodigando per portare alla luce le antiche vestigia dei nostri progenitori, ricordando in primo luogo il soprintendente ai Beni culturali di Caltanissetta Vincenzo Caruso. Gli archeologi hanno delucidato il Commissario sui  progressi degli scavi e dei ritrovamenti. Ad accompagnarlo vi erano gli archeologi Marina Congiu, Angelo Mondo,  Gianluca Calà, Leda Pace, l’arch. Emanuele Tuccio del Comune di Gela, il dott. Giuseppe Montana, comandante della P.M.,  l’ing.  Calogero Lombardo di Aqualia, il geom. Giuseppe Virgolini di Caltaqua.
Il Commissario ci ha tenuto a precisare che non mancherà di fornire tutto il suo appoggio e che nei prossimi giorni continuerà a visitare gli scavi.

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Aree degli insediamenti di epoca greca a Gela

Gela che era

Il ritrovamento fatto potrebbe confermare quanto già sostenuto dalla stessa letteratura archeologica. Gela di oggi è costruita su di una stratificazione di insediamenti storici che si sarebbero susseguiti nel centro storico e nella zona a ovest, dove già esistono numerose e preziose testimonianze degli insediamenti di epoca greca.
La scoperta di questi ultimi giorni è avvenuta in quella che nella Gela greca era una necropoli. Già nella stessa via Genova negli anni ’50 Piero Orlandini portò alla luce  tre bauli fittili risalenti alla prima metà del VI secolo a.C. e un sarcofago fittile del V secolo a.C.
Questi lavori di sostituzione della rete idrica hanno restituito, inoltre, mura della città greca in via Europa, in via Francia e in via Achille Grandi. In via Amiata invece sono stati riportati alla luce utensili da cucina, come vasellame in vernice nera, anforette, brocche e pentole.

Reperto Anfora Gela

Reperto Anfora

Reperto Tomba Gela

Reperto Tomba

Nuove scoperte archeologiche a Gela ultima modifica: 2018-10-29T16:31:42+01:00 da Lidiana Zappietro

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