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Roberto Boscaglia, l’allenatore gelese specialista in promozioni

Roberto Boscaglia

I tifosi del Terranova Gela sicuramente ricorderanno un talentuoso centrocampista che tra la fine degli anni ’80 e gli anni ’90 è stata una vera e propria bandiera della squadra. Quel ragazzo oggi è uno stimato allenatore diventato, negli anni, uno specialista delle promozioni. Si tratta del gelese Roberto Boscaglia, che ha appena riportato la Virtus Entella in Serie B nonostante un campionato cominciato praticamente a novembre.

Una vita da calciatore a Gela per Roberto Boscaglia

Roberto Boscaglia è nato a Gela il 24 maggio del 1968 e la sua carriera da calciatore si è protratta quasi in toto nella sua città. È cresciuto calcisticamente, infatti, nelle giovanili del Terranova Gela. Nel 1987 è passato in prima squadra, dove è rimasto praticamente tutta la carriera, giocando nella Promozione siciliana, nei Dilettanti (dove vince un campionato) e, per tre anni in serie C2. Durante la sua militanza assiste anche alla fusione della società con la Juventina Gela, che da vita alla Juveterranova Gela. L’unico anno lontano da casa da calciatore corrisponde alla sua ultima stagione, dove milita nell’Enna in Promozione Sicilia.

Roberto Boscaglia Al Trapani

È a Trapani che Boscaglia ha compiuto la sue maggiori imprese col doppio salto dalla D alla Serie B. Fonte: Blasting News

Una volta appese le scarpette al chiodo, Boscaglia comincia ad allenare nell’Eccellenza siciliana con il Licata e poi in Promozione con l’AC Gela. L’anno successivo, nel 2003/04, passa alla Berretti del Gela, per poi trasferirsi ad Agrigento, per allenare l’Akragas in Eccellenza. Qui in due anni ottiene un settimo e un secondo posto, oltre alla Coppa Italia regionale. Roberto comincia ad essere considerato come un esperto della categoria e nelle successive due stagione ottiene due promozioni dall’Eccellenza alla Serie D, prima con l’Alcamo e poi con il Nissa. Con questi ultimi sfiora anche il doppio salto, contendendo il primato al Siracusa per gran parte della stagione, finendo poi terzo.

Il doppio salto con il Trapani e le avventure a Brescia e Novara

Nel 2009 risponde alla chiamata del Trapani per tentare un’altra promozione. Nonostante il primo posto mancato all’ultima giornata, i siciliani vengono ripescati nella nuova Lega Pro Seconda Divisione. In questa categoria il Trapani si rivela la vera e propria sorpresa del campionato, contendendo il primato con il Latina, che alla vince il girone. La squadra di Boscaglia, Panchina d’argento di categoria quell’anno, però disputa dei grandi playoff, battendo l’Avellino in finale e conquistandosi una Promozione in terza serie (Lega Pro Prima Divisione) che mancava in città da quindici anni. Ma le imprese in quel di Trapani non finiscono qui! Se l’anno successivo i siciliani ottengono il secondo posto nel girone B ma mancano la promozione a causa della sconfitta in finale playoff contro la Virtus Lanciano, quello dopo gli uomini di Roberto vincono il campionato e raggiungono la Serie B per la prima volta nella storia.

Roberto Boscaglia alla guida del Brescia

Boscaglia alla guida del Brescia. Fonte: Giornale di Brescia

Boscaglia, che vince la Panchina d’oro della Lega Pro Prima Divisione, si appresta a vivere il suo primo campionato di cadetteria. Nella sesta stagione alla guida del Trapani, condito dal colpaccio sfiorato a San Siro in Coppa Italia (eliminato al quarto turno per 3-2), raggiunge una salvezza relativamente tranquilla. Nonostante ciò, tuttavia, non ottiene la conferma sulla panchina siciliana e lascia quella che è stata la sua casa per sei anni. Al termine di questa esperienza, arriva la chiamata importante del Brescia, appena ripescato in Serie B, con cui Roberto vive una stagione anonima arrivando undicesimo. L’anno successivo, invece, manca la zona playoff con il Novara e viene sostituito a fine stagione da Eugenio Corini. Richiamato a Brescia, viene esonerato dopo otto giornate, poi ancora richiamato e nuovamente esonerato.

L’impresa con la Virtus Entella

Le ultime deludenti stagioni portano Boscaglia in un nuovo cono d’ombra del calcio italiano. L’allenatore, così decide di scendere di categoria andando ad occupare la panchina della Virtus Entella, appena retrocessa in Lega Pro. Durante i mesi in cui la società di Chiavari avvia una dura battaglia con la federazione per essere riammessa in B a causa del fallimento del Cesena, Boscaglia si tiene fuori da dinamiche extra- calcistiche vincendo i primi due turni di Coppa Italia contro Siena e Salernitana. Vince anche la prima di campionato in casa del Gozzano, ma poi vede la sua squadra ferma per più di un mese in attesa della decisione definitiva sul ripescaggio. L’Entella, infatti, torna a giocare a novembre vincendo sei partite di fila e si toglie lo sfizio di eliminare ai rigori i cugini ricchi del Genoa dalla Coppa Italia.

Roberto Boscaglia sulla panchina della Virtus Entella

Roberto Boscaglia sulla panchina della Virtus Entella. Fonte: CalcioWeb

La partenza a razzo in campionato subisce un brusco rallentamento nel girone di ritorno. L’inizio travagliato di stagione e, quindi, di preparazione, si fanno sentire sulla lunga distanza. La Virtus, infatti, si fa recuperare dieci punti dal Piacenza finendo a meno due dopo lo scontro diretto. La favola ligure, però, deve ancora vivere un ultimo atto. Nell’ultima giornata, infatti, il Piacenza cade a Siena e l’Entella piega la Carrarese effettuando il sorpasso decisivo. È Serie B, nonostante una stagione cominciata praticamente a novembre. Questa promozione è anche il riscatto di Roberto Boscaglia, che potrà ancora una volta misurarsi nella cadetteria. Sognando, chissà, un’altra impresa e…un’altra promozione.

Roberto Boscaglia, l’allenatore gelese specialista in promozioni ultima modifica: 2019-06-14T09:00:53+02:00 da Luigi Bove

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