Sarà l’architetto Salvatore Gueli il nuovo direttore del Parco Archeologico di Gela. A deciderlo è stato il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, che ha disposto la nomina di tutti i direttori dei parchi archeologici regionali. Dopo quasi vent’anni, quindi, viene finalmente attuata la legge regionale 20/2000, che regolamenta l’istituzione del sistema dei parchi archeologici in Sicilia.
Per Salvatore Gueli si tratta di un ritorno
È arrivata qualche giorno fa la nomina dell’architetto Salvatore Gueli come nuovo direttore del Parco Archeologico di Gela. Come detto, infatti, il presidente della Regione Sicilia Musumeci, ha finalmente nominato i direttori di tutte le strutture di questo genere. Si tratta di un provvedimento che andava necessariamente portato a termine, considerando il fatto che la legge sulle Norme sull’istituzione del sistema dei parchi archeologici in Sicilia risale addirittura al 2000 e non era stata ancora realmente attuata.
L’architetto Gueli lascia così la Soprintendenza di Caltanissetta per tornare a Gela. Nella città nissena, infatti, era stato prima dirigente e poi direttore del Museo Archeologico (rispettivamente dal 2001 al 2007 e dal 2007 al 2010). Nei successivi due anni, inoltre, era stato Direttore Parco Archeologico ambientale, sempre a Gela. Le esperienze come soprintendente del polo museale di Enna e Caltanissetta, infine, hanno arricchito un già ampio curriculum. E adesso arriva questa nuova impegnativa sfida, forse la più difficile della sua carriera.
Una situazione molto difficile
Ma cosa aspetterà realmente Salvatore Gueli? A Gela l’architetto trova una situazione sicuramente difficile. Basti pensare che proprio in questi giorno si è deciso di coprire lo scavo di Bresmess per mancanza di fondi. Un vero spreco che rende bene l’idea della vastità del patrimonio archeologico custodito nella città siciliana, senza possibilità di essere realmente sfruttato. Sicuramente l’obiettivo sarà quello di valorizzare il museo, di cui come abbiamo visto Gueli è stato dirigente e direttore, le mura Timeoleontee e l’Acropoli.
In occasione delle nomine dei direttori dei parchi archeologici i proclami del presidente della regione Musumeci sono stati altisonanti. Secondo le sue parole, infatti, sarebbero in arrivo delle risorse straordinarie. Il presidente, inoltre, ha assicurato un serio e concreto impegno nell’«assicurare una efficace gestione ordinaria che deve assicurare un elevato standard di servizi: strade di accesso, manutenzioni, segnaletica, servizi igienici e vigilanza. Lo sforzo dovrà riguardare anche la fruizione dei siti con il potenziamento e l’estensione in tutti i Parchi dei servizi aggiuntivi con nuovi bookshop, biglietterie online, guide multimediali e sistemi di musealizzazione all’avanguardia». Parole che, osservando la situazione attuale, stonano con ciò che ogni giorno si vive nel cuore della cultura gelese. La mancanza di personale e l’incuria dei siti, infatti, sono un problema radicato e reale. La nostra speranza è che questa ventata nuova possa essere la svolta che Gela aspettava da anni.