Gli abitanti di Gela da sempre si tramandano le storie della città e le gesta delle figure più significative che hanno lasciato il segno nella cultura del suo popolo. Tra questi personaggi spicca il nome di una donna, Ismene, che ancora oggi rappresenta l’esempio di donna forte e determinata che ha difeso la sua patria fino all’ultimo secondo, dando prova di grande coraggio e bontà. Scopriamo insieme la storia di Ismene di Gela e perché è nel cuore dei suoi concittadini.
Chi era Ismene di Gela?
Ismene di Gela era una fanciulla dal grande cuore, che viveva insieme ai suoi nobili genitori Clizia e Imeneo. Affidata sin dal grembo materno alle cure e alla protezione delle divinità Demetra, Kore ed Estia, crebbe nell’amore, nella serenità e lontana da ogni male. Questa sorta di mondo fatato in cui era cresciuta, però, non le consentì di conoscere davvero la realtà in cui viveva ed erano tanti i dubbi che ogni giorno le attraversavano la mente. Una notte fece un sogno molto strano che la sconvolse.
Sognò di trovarsi in un regno dove viveva solo la felicità, forse come quello in cui era abituata a vivere. Tutti sorridevano, non esistevano i problemi ed era tutto intorno fiorito e colorato, baciato da splendenti raggi di sole. In questa atmosfera di assoluta pace fece un incontro: un giovane auriga le disse di salire a bordo per visitare i dintorni. Così fece e rimase sempre più affascinata da ciò che vedeva, tanto da non accorgersi che davanti a lei il panorama stava mutando. Man mano che andavano avanti i colori diventavano sempre più sbiaditi e la strada scoscesa e impervia. Ad un tratto la biga perse il controllo e la fanciulla perse i sensi. Al suo risveglio era sola e spaventata nel bel mezzo di un luogo grigio e vuoto. Cercò di urlare e scappare e poi si svegliò.
Dal sogno alla realtà: l’assedio
Ancora sotto shock raccontò tutto alla madre che tentò di rassicurarla, ma tutto ben presto diventò spaventosamente reale quando i corni risuonarono nella notte per avvisare di un grande pericolo. La città era assediata dal nemico e suo padre, comandante della cavalleria, era già pronto all’azione. La lotta fu dura e tra le perdite Ismene pianse anche suo padre. Ma non si perse d’animo e aiutò senza risparmiarsi la sua gente fino all’ultimo. Proprio per difendere i feriti da un attacco nemico fu colpita a morte.
Quando la guerra volse al termine la città cominciò a rialzarsi, ma nel cuore di tutti rimase quel nome, Ismene, che apparteneva alla dolce ragazza che sacrificò la sua vita per aiutare il suo popolo. Da allora la leggenda di Ismene si racconta di generazione in generazione per esaltare quella figura così pura e per dare un esempio ai giovani di oggi. Diversi personaggi famosi hanno dato il loro contributo per rendere grande la città di mare, ma Ismene lo fece senza pretese e senza chiedere nulla in cambio. Per questo è diventata un’icona della cultura del luogo.