Festa di Ognissanti a Gela con pupi i zuccuru e frutta martorana

itGela

CIBO E RICETTE STORIE E TRADIZIONI

Festa di Ognissanti a Gela

Frutta Martorana E Pupi Di Zucchero Foto Di Adele Bucchieri

Non esiste regione italiana che non abbia nella sua gastronomia tradizionale un piatto di rito dalla forte valenza simbolica dedicato al Giorno dei Morti.
A Gela i dolci simbolo della festa dei morti sono proprio i Pupi di zuccuru.

Frutta Martorana 02

La festa di Ognissanti

Si nun veninu li morti nun camininu li vivi, recita un antico proverbio gelese. Testimonia come tra il popolo fosse diffusa la credenza secondo la quale i defunti tornassero sulla terra e andassero a far visita ai parenti ancora in vita. Infatti c’è l’usanza di preparare doni e dolci per i bambini ai quali le mamme, ma ancor di più le nonne, amano raccomandare di fare i bravi e pregare in suffragio delle anime dei parenti scomparsi che in cambio, la notte tra l’1 e il 2 novembre, li premieranno portando loro i cose dei morti. Così il giorno della commemorazione dei defunti, assumeva per i bimbi il tono di un giorno atteso con gioia, profumante di frutta martorana e pupi i zuccuru. Questi dolci antropomorfi sono statuette cave fatte di zucchero indurito e dipinto, che rievocano figure tradizionali di Paladini, ballerini e personaggi tipici del teatro dei pupi.

Pupi Di Zucchero

Pupi i Zucchero

L’origine dei Pupi i zuccuru

L’origine dei Pupi di Zucchero non è chiara. Alcuni sostengono che sia stato un nobile arabo caduto in miseria a offrirli ai suoi ospiti per sopperire alla mancanza di cibo o Enrico III che organizzò una mensa spettacolarizzata dalla presenza di queste sculture dolciarie. Altri pensano invece che sia stato Marco Polo a portarli dalla Cina, dove spesso venivano usati per nascondere all’interno documenti o altro.
Inoltre, molti antropologi hanno studiato il significato storico e culturale di questa particolare usanza che si ricollega al banchetto funebre del cunsolo. C’è chi vi ha visto un collegamento con le Compitalia romane, dedicate ai Lari, in cui si offrivano a Mania, madre o nonna degli spiriti, delle pupe di lana appese sulle porte di casa per far si che in quel giorno gli spiriti dei morti erranti per il mondo, prendessero le effigi sulla porta lasciando in pace le persone della casa.

La realizzazione dei Pupi

L’importanza dei pupi è anche artistica. Abili artigiani, chiamati gissari realizzano questi capolavori zuccherini modellando lo zucchero fuso in calchi di gesso o terracotta. La matrice frontale è la parte più intarsiata, quella posteriore di solito risulta disadorna.
Si lascia raffreddare, si estraggono i pupi dalle formelle e si passa alla colorazione con colori alimentari. Il giallo si ricava dallo zafferano, il rosso dal pomodoro, l’azzurro brillante dal miglio di tinte vegetali, il bianco dal latte e farina. E ancora il bruno dal cacao, il nero brillante dalla seppia, il verde brillante da alcune verdure.
Dopo il necessario tempo di posa per l’asciugatura del colore si passa alla decorazione. Alla fine si impupa la statuetta con lustrini di carta colorata, palline di zucchero argentate e nastrini di ogni forma e colore.

Calchi Per La Realizzazione Dei Pupi

I calchi dei gessari

Rigide ed impalate, le dolci statuette sovrasteranno i famosi cesti stracarichi di biscotti tipici, confetti e frutta  martorana.

Festa di Ognissanti a Gela ultima modifica: 2018-10-31T13:21:28+01:00 da Lidiana Zappietro

Commenti

Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top